mercoledì 19 dicembre 2012

I DESIDERI DEI BAMBINI..

Ciao a tutti, si avvicina il natale e ovviamente per le mamme il tormentone è la letterina a Babbo Natale dei bimbi... In periodi come questo... ma in generale in TUTTI i periodi sarebbe bello forse soffermsrsi su ciò che puo DAVVERO fare piacere ai bambini e restare nel loro cuore per sempre... Fatto salvo qualche dono sotto l'albero allora mi piace condividere con voi questo decalogo scritto da Maria Rita Parsi, psicoterapeuta e presidentessa della Fondazione Movimento Bambino sperando che vi aiuti a riflettere focalizzandovi su ciò che conta veramente.. IL DECALOGO DEI DESIDERI/BISOGNI DEI NOSTRI BAMBINI.. 1) DATECI AMORE. Concepiteci per amore, chiamateci alla vita per il desiderio di esprimere la vita. Solo l'amore consente,infatti, di crescere provando l'amore per la vita, per gli altri,gli animali, per il sapere, per le regole e il rispetto. 2) DATECI ATTENZIONE: il vostro tempo e non le vostre ricchezze sono i beni più preziosi. La vostra presenza, la vostra cura: nessun regalo, per quanto prezioso, nessuna babysitter può sostituire il bene prezioso e unico della vostra presenza. 3) RISPETTATE I NOSTRI TEMPI: consentiteci di crescere rispettando i "nostri tempi", senza forzarci, senza obbligarci a fare dei passagi che non rispettano il nostro sviluppo psicofisico, la nostra competenza emotiva, il nostro cuore.4 4) RIMANETE AL NOSTRO FIANCO: fateci sentire la vostra compagnia, il vostro sostengo, la vostra presenza nei passaggi della vita. Non negateci il vostro affettoe, anzi, fateci sentire che è incondizionato. Abbiamo bisogno di esplorare la vita e , inizialmente, dovete essere qui, al nostro fianco. 5) CONSENTITECI DI SBAGLIARE: senza guidarci, senza dare voti, senza emettere sentenze, perchè sbagliare fa parte dell'esperienza della vita. 6) DATECI LA VOSTRA GUIDA: Se voi ci guidate lungo la strada della vita, vi seguiremo, faremo come voi, impareremo ad andare, ad affrontare le salite, le scalate, ad evitare i burroni, a esplorare le grotte, a trovare luoghi giusti dove riposare. Se voi ci guidate, impareremo a marciare e, nel tempo, diventeremo anche noi delle guide. 7) DATECI REGOLE CHIARE: e limiti ben precisi. Poche chiare regole comprensibili alla mente e al cuore. Regole che aiutino a trovare la strada dei comportamenti sereni. Regole che voi stessi rispettate. 8) SIATE AFFIDABILI: Non tradite mai le promesse che ci fate. 9) MOSTRATECI L'AMORE CHE PROVATE: mostrateci anche l'amore che provate per noi. Abbiamo bisogno di coccole. Perchè come dice Arthur Janov "le coccole fanno maturare il cervello" 10) DATE SPAZIO ALLA GIOIA: aprite il vostro cuore alla gioia, ricercatela e donatela a noi poichè è la gioia a illuminare la vita, a creare quelle preziose, psicologiche condizioni che consentono di affrontare le esperienze con serena consapevolezza e la speranza di essere amati e di poter ricambiare il dono. Personalmente il punto che preferisco di più è quest'ultimo... Ho già scritto in passato a proposito di gioia e felicità... I nostri bambini hanno bisogno di genitori felici e gioiosi, almeno nel tempo che dedichiamo a loro... Capisco che la vita non sia semplice per molti... è anche vero che per 5 minuti al giorno possiamo chiudere fuori dalla porta tutto ciò che ci pare brutto e dedicarci al migliore investimento che si possa fare per un futuro migliore....GIOCARE COI PROPRI BAMBINI CON IL SORRISO SULLE LABBRA E L'AMORE NEL CUORE. Un bimbo sereni, felice, gioioso, sano e speranzoso può fare domani la differenza! Buone feste a tutti! E come sempre...BUONA VITA! Ely

mercoledì 21 novembre 2012

Aumentare il proprio carisma

Buona sera a tutti, in questo periodo scrivo poco perchè vivo molto!!!! A parte gli scherzi ci sono tanti entusiasmanti impegni e progetti da seguire pertanto il tempo per scrivere scarseggia. Ad ogni modo, grazie ad un corso che sto tenendo mi sono trovata a ragionare nuovamente sulle azioni che si possono mettere in atto per aumentare ed accrescere il proprio carisma personale.. Tra queste secondo me una delle più potenti è forse quella che riguarda le "Metafore di vita"... Cosa sono? Sono i modi che noi usiamo per definire la nostra vita che orientano , anche se a volte a nostra insaputa, molte delle nostre azioni, decisioni e riflessioni. Avere delle metafore potenzianti aiuta ad avere maggiore energia, passione e incisività nei confronti degli altri e quindi secondo me contribuisce anche ad aumentare il nostro carisma personale. Faccio degli esempi pratici... Una persona che come metafora ha "la vita è una fregatura, la vita è una strada piena di ostacoli" o cose simili, molto probabilmente conduce una esistenza appesantita da questo fardello e trasmette agli altri un atteggiamento fondamentalmente disilluso e negativo... Come si sentirà chi sta vicino ad una persona con questa metafora? probabilmente a sua volta appesantito... Per trasmettere energia, positività, entusiasmo, vitalità a noi stessi e a chi ci sta intorno forse dovremmo avere delle metafore decisamente più positive... Questo non significa non vedere le difficoltà, ma afftrontarle con uno spirito ed una fiducia diversa.. Provate ad indagare le vostre metafore e, se sono depotenzianti, provate a sostituirle con una più positiva. Viveteci un mese "insieme" e poi vedete come va! Buona fortuna e buona vita. Ely

giovedì 18 ottobre 2012

Giornata nazionale della mediazione

Ciao a tutti.. Ultimamente riesco a scrivere poco perchè le cose da fare sono sempre moltissime (e meno male che è così!!!) Oggi è la giornata nazionale della mediazione familiare promossa da AIMEF (Associazione Italiana che si occupa di mediazione familiare), è il terzo anno che si svolge e ancora poche persone sanno di cosa si tratta. Peccato perchè i conflitti sono ovunque, tutti sperimentiamo conflitti a casa, a scuola (per chi la frequenta o ha figli) sul lavoro... E l'esigenza di mediare è viva, reale, sentita. Perchè la mediazione? Secondo me è un procedimento incredibilmente utile per tutti noi perchè tra i vari obiettivi che si pone c'è quello (forse il più importante) DI PRESERVARE I RAPPORTI TRA LE PERSONE IN CONFLITTO, trovando una risoluzione che renda entrambe le persone soddifatte. IMPOSSIBILE? molti lo credono e tanti si RI-credono dopo aver partecipato ad una mediazione. Ovviamente perchè la mediazione abbia successo gli ingredienti devono essere molti... Innanzitutto ci vuole un mediatore opportunamente formato, non è certamente utile o efficace che ci si improvvisi in una simile professione (come in tutto del resto!) E poi è necessario che le persone desiderino davvero trovare una soluzione alternativa e soddisfacente per il loro conflitto. In ogni caso si può e quando si riesce si guadagna moltissimo.... Di recente sono stata ad un convegno proprio sulla mediazione e negoziazione e il prof. Tsur (persona interessantissima e molto competente) ha detto delle parole che desidero riportarvi perchè ritengo davvero utili e illuminanti... All'inizio del suo intervento ha parlato del perchè della mediazione e ha detto che quando si spezza un legame, che sia familiare, amicale o professionale tutti ci perdono perchè di sicuro in quel legame per essere costruito ha richiesto impegno, tempo e coinvolgimento da parte di tutti. E' sempre un peccato quidni spezzare un legame. La mediazione aiuta ad evitarlo nella maggior parte dei casi. La mia riflessione di oggi, giornata nazionale della mediazione familiare, è dunque che dal mio punto di vista tutti noi dovremmo interessarci un pochino di mediazione per diffonderne la cultura migliorando così il mondo in cui viviamo! Vi auguro buona serata e a presto :) Ely

giovedì 13 settembre 2012

PUNTO E A CAPO

Buongiorno a tutti! Sono mancata per un po'... causa vacanze ma soprattutto TRASLOCO!! Finalmente ho coronato un sogno che coltivavo da tempo con la mia piccola pulcina e cioè quello di cambiare casa. Sono davvero felice perchè non avrei mai pensato di poter realizzare questo traguardo in così poco tempo. Ci sono stati vari intoppi, ma alla fine ce l'abbiamo fatta e ora siamo in una splendida casa nuova nella quale ancora mancano un po' di cose (soprattutto il collegamento ad internet che mi manca quasi più dell'aria) ma di sicuro abbiamo ciò che è fondamentale per vivere: i letti, una bellissima cucina, tante risate e TANTISSIMO AMORE. Era parecchio che non cambiavo casa e mi sono resa conto che questa trasloco ha significato davvero una svolta. Come il titolo del post... è stato come mettere un punto a ciò che era stato in precedenza per giare una pagina nuova sulla quale sono sicura scriveremo molte bellissime frasi, parole, racconti, episodi di vita! Vi terrò aggiornati.. Nel fattempo buon inizio di scuola a tutti gli studenti e alle loro mamme! Baci Ely

mercoledì 11 luglio 2012

IL CORAGGIO PER CAMBIARE

Ciao a tutti, oggi è stata una giornata strana e faticosa. Ci sono momenti in cui mi verrebbe da pensare che forse hanno ragione coloro i quali dicono che certe cose non cambieranno mai.. Poi però il mio cuore, il mio spirito e il mio cervello si ribellano tutti insieme. Io.. NOI possiamo fare la differenza, possiamo credere che ci siano persone migliori che valuteranno chi siamo e non ci considereranno un numero. Oggi ne ho trovata UNA. A volte è vero che piccoli gesti rappresentano gocce nel mare, è anche vero che se quella goccia non ci fosse il MARE NE SENTIREBBE LA MANCANZA. E poi tante piccole gocce fanno un mare. Le cose possono cambiare, le persone possono cambiare, il mondo può farlo. Facile rintanarsi dietro la scusa che tanto è e sarà sempre così, questo lo fanno coloro i quali non hanno il fegato e la forza per provarci. Non mi interessa se riuscirò ad ottenere i miei obiettivi oppure no, MI PIACE SAPERE CHE SONO UNA DI QUELLE CHE CI PROVA OGNI GIORNO. Lo devo a me stessa, alla mia piccola Elisa, al mio compagno e a tutte le persone che incontro ogni giorno e che hanno voglia di credere che ci possa essere una dimensione migliore. Le parole di questa sera mi vengono dal profondo del cuore e spero che spingano alla riflessione tanti altri cuori, spiriti e cervelli. Un pensiero positivo a voi, che possiate avere ciò in cui credete. A presto Ely

martedì 26 giugno 2012

CAZZA LA RANDA :)

Ciao a tutti.... Avete mai pensato di mollare tutto, spiegare le vele e partire verso mete meravigliose? Beh... non è questa la proposta, ma lo spirito in fondo invece è proprio quello... Di cosa parlo? Di un corso che insieme a dei cari colleghi svolgeremo a Domaso sul Lago di Como dal 23 al 26 luglio. I posti sono limitati e la proposta è davvero interessante, rivolta ai giovani che devono affacciarsi al mondo del lavoro e che hanno bisogno di acquisire competenze utili e spendibili subito. Quattro giorni tra la barca a vela e l'aula,con docenti che parleranno prevalentemente in inglese per: SVILUPPARE LA CAPACITA' DI FARE SQUADRA MIGLIORARE LA DISPONIBILITA' AD IMPARARE IMPLEMENTARE AFFIDABILITA', AUTODISCIPLINA E CAPACITA' ANALITICA Queste competenze saranno apprese in modo pratico durante le esercitazioni in barca a vela e poi ampliate e rese praticamente spendibili sul mercato del lavoro durante le ore di aula. Le iscrizioni chiudono il 10 luglio... AFFRETTATEVI!!!!!! Per info: www.synthesis-scs.org A presto :)

giovedì 21 giugno 2012

SPORTINGFOOD

Buongiorno a tutti! scusate l'assenza di questi giorni, sono stata molto impegnata con diverse esperienze professionali davvero interessanti! Una di queste è stata il camp estivo "sportingfood" di cui vi avevo forse già parlato. E' stata una settimana bellissima all'insegna dell'inglese (che ha accompagnato tutte le attività proposte) della cucina (alimentazione corretta e un po' di divertimento in cucina permettono anche di risparmiare... che di questi tempi non guasta) ed infine attività fisica divertente all'aria aperta. Curiosi? Insieme a due colleghi molto bravi ho svolto un camp estivo presso il CFPA di Casargo rivolto a ragazzi tra i 9 e i 14 anni. Durante le giornate abbiamo fatto diverse attività. La mattina in genere sono state svolte attività corporee e sportive all'aria aperta legate all'apprendimento della lingua inglese. Noi docenti per primi abbiamo cercato di parlare sempre in inglese e la docente madrelingua ci ha corretto quando commettevamo errori. Questo perchè se non ci fossimo noi per primi messi in goco di certo non avremmo potuto chiedere ai ragazzi di farlo. Nei pomeriggi abbiamo intervallato le attività sportive con lezioni di cucina e sala svolte magistralmente dai docenti del CFPA e tradotte simultaneamente in inglese. Risultato? i ragazzi in una settimana si sono divertiti, hanno compreso che per giocare e divertirsi ci vuole davvero poco e hanno potuto riflettere sull'importanza del movimento, della alimentazione corretta e della lingua vista come strumento di comunicazione con il mondo. Per noi è stato un entusiamante percorso di sperimentazione e crescita. Tenere impegnati un gruppo di ragazzini di quell'età per tutta la giornata non è semplice, richiede però tanta energia, molta creatività, tempo e POCHISSIME "COSE". Questa è stata la nostra riflessione e quello che abbiamo riportato poi ai genitori l'ultimo giorno. Una settimana intera dal lunedì mattina al sabato mattina con 15 ragazzini ci ha visti davvero impegnati personalmente, ma ha richiesto pochissimo materiale con il quale si è fatto molto. Una sera abbiamo dato ai gruppi (erano divisi in tre team) cartoncini colorati, un piccolo pezzo di plastilina, pennarelli, carta crespa e colla e con ciò hanno dovuto costruire un modellino in 3D della città ideale per loro. Al termine ognuno ha scritto parole in inglese che potesssero descrivere quanto era stato fatto. Attraverso il movimento e il "fare" i ragazzi hanno appreso molti termini che diversamente da quanto accade con ciò che imparano a scuola a memoria, resteranno nella loro mente. Una serie di indicazione quindi che abbiamo imparato da questa settimana e che può essere utile per tanti genitori è la seguente: 1) Meno date ai bambini e più dovranno attivare la loro creatività per giocare e creare 2) i bambini hanno bisogno di poche cose e di tanto tempo (quello che avete a disposizione senza colpevolizzarsi se sembra poco!) 3) l'apprendimento passa attraverso il movimento ed il fare. Imparare 15 aggettivi di inglese gocando a palla prigioniera è stato facile divertente e ha prodotto ricordi duraturi nella mente dei bambini! (stiamo scrivendo un piccolo manuale con i dettagli quando sarà pronto potrete scaricarlo dal sito!|) 4) è importante che i bambini abbiano delle regole precise in modo da sapere quali sono i limiti della loro autonomia. Solo con delle regole è possible crescere un figlio autonomo! 5) mangiare sano è importante per i bambini. Cucinare con loro semplici ricette e far notare che una cosa casalinga è più buona, più sana e meno costosa è utile per la loro crescita! vi divertirete anche voi a farlo!!! 6) il contatto con la natura è educativo. Nel prato un bambini sviluppa la curiosità per il mondo, sperimenta, e impara anche a rispettare il mondo che lo circonda. E' stato triste vedere bambini che avevano schifo o timore di sedersi nell'erba... Per me è stata una esperienza bella e di crescita. Spero che queste poche righe possano essere utili anche per altri genitori che come me sono sempre alla ricerca di giochi, attività e azioni low cost che stimolino in modo intelligente i nostri bimbi e che ci facciano divertire entrambi! A presto Ely

giovedì 17 maggio 2012

CERCO LAVORO 2.0

Buona sera a tutti!! Questo è un periodo meraviglioso pieno di novità e di progetti entusiasmanti in partenza. In particolare desidero segnalarvi una inziativa che sto portando avanti insieme ad un gruppo di colleghi, conosciuti per caso con i quali si è subito creata una bella sinergia! Il 14 giugno si terrà in Provincia a Lecco un seminario GRATUITO dal titolo "Cerco lavoro 2.0" che si inserisce in un progetto più ampio dedicato ai giovani che intende offrire strumenti utili, pratici ed immediatamente utilizzabili per potersi inserire nel mondo del lavoro attraverso tutti i possibili canali. In particolare in questa occasione si parlerà di come trovare lavoro in internet, difendendosi dalle insidie del web e sfruttandone a pieno le potenzialità! Chi volesse iscriversi può andare nella home page del sito di Synthesis e compilare la richiesta. Ci sono solo 30 posti... Vi aspettiamo per condividere un interessante pomeriggio :) A presto Ely

domenica 6 maggio 2012

EDUCARE ALLA LEGALITA'

Ciao a tutti! Scusate se in questo periodo scrivo poco... le cose da fare per fortuna sono moltissime ed il tempo a volte poco! E' un po' che rifletto sui bambini... Guardo mia figlia crescere (è splendida come tutti i bimbi per i loro genitori) e mi chiedo in che modo sono riuscita ad insegnarle le regole e come posso continuare a migliorare aiutandola a capire che ci sono dei limiti che vanno rispettati e che il rispetto, la gratitudine, la gentilezza sono caratteristiche fondamentali per viviere bene nel mondo e che ti ripagano più di ogni cosa. Vorrei a questo proposito condividere con voi una brano tratto da un libro che ho amato molto e che credo tutti i genitori dovrebbero leggere! Si intitola "Educare alla Legalità" ed è scritto da Anna Sarfatti e Gherardo Colombo. La premessa scritta proprio da quest'ultimo dice cose importanti su cui riflettere e ve la riporto (anche perchè so che non tutti purtroppo avranno il tempo di leggere il libro e quindi una piccola pillola può essere utile!) "Educare non è facile. Non è facile per i genitori, che spesso si trovano a svolgere questo delicatissimo compito avendo come riferimenti pochi e approssimativi principi trasmessi dai loro genitori, principi non sempre coerenti con quel che si riceve attraverso altre vie (la televisione, i rotocalchi, i libri); non è facile per gli insegnanti, ai quali spesso nessuno ha inseganto ad insegnare. Educare non è facile in genere; non è facile nemmeno per quel che riguarda le regole e il loro mondo, quasi sempre dato per scontato, quasi mai approfondito, per certi versi sconosciuto: quante volte mi è successo, negli incontri con la cittadinanza, ma anche in quelli con gli educatori, di chiedere loro se avessero letto la prima delle nostre leggi, la Costituzione; quante volte mi è stato risposto con vaghezza "una parte", "qualche cosa", "i principi fondametali", e quanto eccezionalmente mi è stato detto di averla letta tutta! Ciò dipende da una tendenza educativa (sarebbe più appropriato dire diseducativa) abbastanza comune nel nostro Paese; quella di ritenere che per insegnare non è necessario sapere. Si è di fronte ad una specie di spirale perversa: legalità e regole non sono state insegnate agli adulti di oggi, e di conseguenza questi non possono insegnarle ai bambini e ai ragazzi, adulti di domani. Coloro che dovrebbero non possono educare alla legalità, perchè per farlo è necessario conoscerla e saperla trasmettere" Leggendo questa premessa ho meditato. Certo magari è un po' forte come messaggio ed in parte è vero. Il libro è bellissimo e ve lo consiglio perchè fornisce spunti pratici per insegnare ai bambini il rispetto delle regole, della libertà e della società attraverso la nostra Costituzione. Io grazie a questo libro l'ho letta tutta (a quasi 34 anni ancora non mi ero MAI chiesta cosa ci fosse scritto e leggerla è stata una meravigliosa scoperta delle ottime basi su cui si fonda il nostro Paese anche se a volte non sembra essere così!) Per me è stato un viaggio meraviglioso, lo auguro anche a voi! A presto e nel frattempo... BUONA VITA! ELy

martedì 17 aprile 2012

SVILUPPARE CARISMA GENITORIALE

Buongiorno a tutti,
già in passato mi sono occupata di carisma a livello generale... Oggi vorrei parlare del carisma legato all'essere genitori.
E' importante lavorare su questa cosa perchè il genitore vuole e deve essere una guida, per poterlo essere certamente il fatto di acquisire carisma è di notevole utilità!

Come fare allora a migliorare? Molti credono che non si possa...il carisma o lo hai oppure no.
Io sono di una idea diversa e ho sperimentato che alcuni consigli sono davvero illuminanti.

In genere chi vi fa stare bene? chi seguite con maggiore interesse? Se ci riflettete un attimo scoprirete che le persone che ci fanno sentire meglio, quelle da cui siamo più disposti d accettare consigli sono le persone che dimostrano un VERO E SINCERO INTERESSE NEI NOSTRI CONFRONTI.
E' necessario dunque come prima cosa imparare l'arte di ascoltare attivamente, evitando giudizi ma mettendosi solo nella condizione di apertura rispetto alle idee dell'altro. Solo dopo aver compreso cosa ci dice ed aver dimostrato sincero interesse potremo "guidarlo" con carisma.
Di recente sto leggendo un libro meraviglioso sull'ascolto attivo nel quale si indicano alcune regole base di questa capacità, ve le indico di seguito perchè possano essere per tutti il primo passo verso una maggiore capacità di coglere il bisogno dei nostri figli. Se diventerete bravi in questo sarete una preziosa risorsa e guida per loro!

LE SETTE REGOLE DELL'ARTE DI ASCOLTARE:

1) Non avere fretta di arrivare alle conclusioni. Le conclusioni sono la parte più effimera della ricerca
2) Quel che vedi dipende dal tuo punto di vista. Per riuscire a vedere il tuo punto di vista devi cambiare punto di vista
3) Se vuoi comprendere quel che un altro sta dicendo, devi assumere che ha ragione e chiedergli di aiutarti a vedere le cose e gli eventi dalla sua prospettiva (PENSATE QUANTO PUO' ESSERE UTILE QUESTA COSA PER CHI DI VOI HA FIGLI ADOLESCENTI E SI SENTE SEMPRE DIRE "tu non puoi capire"!!!!!9
4) Le eomzioni sono gli strumenti conoscitivi fondamentali, se sai comprendere il loro linguaggio. Non ti informano su cosa vedi ma su come guardi. Il loro codice è relazionale e analogico.
5) Un buon ascoltatore è un esploratore di mondi possibili. I segnali più importanti per lui sono quelli che si presentano alla coscienza come allo stesso tempo trascurabili e fastidiosi, marginali e irritanti, perchè incongruenti con le proprie certezze.
6) un buon ascoltatore accoglie volentieri i paradossi del pensiero e della comunicazione. Affronta i dissensi come occasioni per esercitarsi in un campo che lo appassiona: la gestione creativa dei conflitti.
7) per divenire esperto nell'arte di ascoltare devi adottare una metodologia umoristica. Ma quando hai imparato ad ascoltare l'umorismo viene da sè!

TRATTO DA "ARTE DI ASCOLTARE E MONDI POSSIBILI" DI MARIANELLA SCLAVI.

In bocca al lupo e a presto con il prossimo post sul carisma e l'autorevolezza genitoriale.

Buona giornata.
Ely

giovedì 29 marzo 2012

LE MIE SCUSE

Perdonatemi, nel fare copia e incolla l'altro giorno nell'articolo di mediazione, per errore ho inserito due volte lo stesso testo!

Grazie di cuore a mia mamma che, sempre molto attenta, me lo ha segnalato.

Buona serata a tutti

martedì 27 marzo 2012

MEDIAZIONE : NUOVA OPPORTUNITA'?

Buona sera a tutti... E' parecchio che non scrivo perchè sono stata molto presa per il lavoro ed inoltre ho fatto un corso davvero interessante per poter diventare mediatore civile e commerciale.
Non so quanti di voi ne hanno sentito parlare, in ogni caso vorrebbe essere una piccola rivoluzione, di sicuro è una ottima opportunità per risolvere controversie senza dover necessariamente ricorrere ad un legale e con costi davvero contenuti.

Per l'esame, che si è svolto lunedì, ho dovuto preparare una piccola tesina che riguardava il tema della "comunicazione in mediazione".

Vorrei riportarne un estratto per chi fosse interessato ad approfondire l'argomento.
Anche se ci sono state alcune cose che sono andate diversamente da come mi aspettavo sono felice di aver seguito il corso; ho conosciuto belle persone tra i compagni di corso e ho appreso importanti nozioni che mi serviranno di sicuro nella vita personale e profseeionale!

Di seguito dunque una parte della tesina che ho scritto come riflessione sullìimportanza della comunicazione affinchè il mediatore si presenti nel migliore dei modi! Spero la troviate interessante!

La comunicazione permea la nostra vita ed è la base per poter costruire interazioni e rapporti sia personali che professionali efficaci. Le tecniche di comunicazione sono sicuramente un’ottima base di partenza per poter migliorare la comprensione dei modelli percettivi degli individui.
La sfida iniziale del mediatore, a mio avviso, è rappresentata dalla necessità di comprendere la visione soggettiva che ogni singola parte ha nei riguardi della mediazione e del professionista che la svolge. Infatti, dato che la mediazione è una opportunità nuova che si sta facendo largo a fatica e poco per volta, la conoscenza del percorso che rappresenta e delle regole che la disciplinano è ancora frammentaria. Come tutte le innovazioni infatti deve superare lo scoglio del cambiamento culturale che essa rappresenta.
Alla luce delle considerazioni appena fatte, ritengo che la comunicazione sia fondamentale per accompagnare il mediatore anche e soprattutto nella prima e delicata fase del percorso di mediazione.
In questa fase infatti è necessario
1. Verificare la posizione e le convinzioni delle parti nei confronti della mediazione
2. Illustrare e spiegare in modo adeguato chi è il mediatore
3. Spiegare e chiarire le informazioni necessarie affinchè le parti siano consapevoli degli articoli più significativi della legge che disciplina la mediazione
Come vengono date tali informazioni ed il modo in cui vengono accolte le parti sono alcuni degli elementi fondamentali per la riuscita della mediazione stessa. Sappiamo infatti che l’impressione che viene fornita nei primi minuti di una rapporto interpersonale è la più significativa e anche la più difficile da ribaltare successivamente qualora fosse errata.
Passare da una dimensione soggettiva (la percezione delle parti coinvolte riguardo alla mediazione) ad una dimensione oggettiva (cos’è la mediazione, quale legge la regola, chi è e cosa fa il mediatore) è un percorso tutt’altro che scontato, che va gestito proprio alla luce delle competenze comunicazionali acquisite e dal quale dipenderà in buona parte lo svolgimento della mediazione stessa.
Quali possono essere dunque le competenze chiave per poter gestire al meglio questo primo momento di accoglienza e conoscenza delle parti?
Di sicuro la base per impostare una buona comunicazione in tal senso è imparare, esercitarsi ed affinare la capacità di ascolto attivo e la calibrazione sensoriale dell’altro; entrambi devono essere fatti con estrema curiosità, senza la pretesa di comprendere già le posizioni delle parti e senza alcun pregiudizio. Ascoltare in modo efficace infatti può essere possibile laddove non si cerchi conferma di un’idea precostituita: il rischio e la tentazione che ne deriverebbero,sarebbero quelli di cercare conferme di ciò che si suppone di sapere già.
Passo successivo all’ascolto è l’elaborazione di quanto osservato, ascoltato e percepito. Questa fase permette di approfondire la conoscenza del modo di comunicare dell’interlocutore e di iniziare a formulare delle ipotesi sulle sue percezioni, convinzioni, idee e punti di vista al riguardo.
A questo punto è possibile impostare la spiegazione relativa al procedimento di mediazione ed al ruolo del mediatore cercando di adeguare la comunicazione ai canali percettivi delle parti, utilizzando un linguaggio adatto e impostando il messaggio in modo da minare eventuali convinzioni soggettive e/o limitanti affinchè esse possano essere sostituite in parte o in toto con informazioni chiare ed oggettive riguardo ciò che si sta per affrontare.
Certamente la comunicazione deve poi essere mantenuta, gestita e calibrata durante tutto il percorso;a mio avviso però la fase iniziale è decisiva e va quindi curata con particolare attenzione. Si parte infatti con alcuni potenziali svantaggi dovuti ad una cultura ancora poco aperta alle ADR, alla presenza a volte di elementi esterni di disturbo e ad alcune campagne di informazione legate alla mediazione che hanno creato qualche confusione.
Fondamentale sarà anche utilizzare al meglio la comunicazione non verbale e paraverbale. Sappiamo infatti che esse costituiscono oltre il 90% dell’impatto che possiamo fornire attraverso una singola comunicazione e che sono decisive quindi per creare un messaggio che diventi mirato ed efficace rispetto all’obiettivo che ci si pone. Tale scopo è inizialmente legato alla percezione ed alla “mappa” che le parti hanno riguardo la mediazione.
Una volta creata questa base di partenza, mantenendo l’attenzione ai canali comunicativi e utilizzando adeguatamente le domande è possibile condurre le parti attraverso la fase conciliativa.
In questa circostanza è davvero importante che il mediatore utilizzi tutte le tecniche di cui dispone (comunicazionali e non) per rendere palese ed evidente la sua indipendenza ed imparzialità e che sostenga il percorso delle parti affinchè siano esse stesse a vedere, cercare, proporre e trovare una soluzione atta a dirimere la loro controversia."


Vi auguro buona serata!
A presto
Ely

martedì 21 febbraio 2012

VALORI DIVERSI TRA GENITORI

Buongiorno!
E' un po' che non scrivo, d'altra parte le cose da fare sono sempre moltissime.
Vorrei però prendere spunto da una serie di seminari che ho fatto di recente per discutere oggi di una cosa molto importante per i genitori.

Spesso le discussioni che si fanno in famiglia riguardano l'educazione dei figli e si fondano su una scala di valori diversa tra papà e mamma. Altrettanto spesso questo fenomento è assolutamente inconsapevole: ci soffermiano su dettagli pratici che nascondono questioni di principio legate a valori per noi importanti senza però averne esserne coscienti.

Una indicazione che in genere dò ai genitori è quella di fare autonomamente una scala dei loro valori. Questo significa prendersi un attimo di pausa e di tranquillità, chiedersi cosa è davvero importante nella vita e poi ordinare secondo una gerarchia ben precisa queste cose. ( ad esempio per me potrebbe essere importante la sincerità, la condivisione e la gratitudine in questo ordine, per un altro potrebbe esserci qualcosa di diverso).

Confrontando poi i valori tra coniugi si potrebbe avere una prima sorpresa! già questo è un bellissimo strumento di conoscenza e comprensione profonda di sè e dell'altro che permette di fare delle riflessioni importanti.
Il passo successivo e, nel rispetto uno dell'altro, cercare di stilare la SCALA DI VALORI DELLA COPPIA. Quella che si vuole trasmettere ai figli e che sarà ciò che orienterà le scelte in termini di regole pratiche.
Faccio un esempio: se insieme si decide che il primo valore in assoluto è la gratitudine si pretenderà sempre che i figli chiedano una cosa dicendo "per favore" e ringraziando se la ottengono!

Questo passaggio, la creazione cioè di una sorta di COSTITUZIONE DELLA FAMIGLIA, non è semplice. Se fatto però con calma permetterà di educare in modo consapevole, sereno e soprattutto condiviso i figli evitando tante discussioni.
Come fare per affrontare questo percorso senza litigi? Al centro della discussione ci deve essere sempre IL PROBLEMA E NON LA PERSONA CHE STA OPPONENDOSI AD UNA IDEA. Si discute dell'idea stessa senza giudicare o criticare, solo con il desiderio di crescere come coppia e famiglia.
Inoltre ricordatevi che come genitori avrete sempre un punto in comune su cui fare perno per risolvere qualsiasi situazione: ENTRAMBI I GENITORI AMANO IN MODO UNICO, INCONDIZIONATO I FIGLI E DESIDERANO IL LORO BENE. Questo è un terreno comune su cui essere sempre d'accordo e sul quale muoversi per trovare una condivisione di valori e regole.

Infine ciò che può sempre aiutare è che i valori NON SONO ETERNI. Mi spiego meglio: alcuni avvenimenti della nostra vità spesso scombussolano la nostra scala di valori modificandola sostanzialmente. Il percorso va quindi rifatto ogni tanto (almeno una volta all'anno) per verificare cosa nel frattempo è cambiato!

Essere genitori è una splendido modo per crescere ogni giorno migliorandisi di continuo!
Affrontatelo con gioia e con curiosità!

Buona fortuna e a presto
Ely

mercoledì 1 febbraio 2012

EDUCARE SERENAMENTE

In questi giorni sto leggendo un bellissmo libro sull'educazione alla legalità dei bambini. E' davvero interessante perchè parte dagli articoli della costituzione italiana per spiegare ai bambini in che modo sono nate le regole e le leggi che vanno rispettate nel nostro Stato e perchè esse sono così importanti.
Due riflessioni immediate: per prima cosa è interessante perchè francamente nessuno mi aveva mai spiegato la Costituzione Italiana e sinceramente non mi era mai venuto in mente di prenderla e leggerla!
Seconda cosa... ci sono alcuni articoli che mi hanno davvero colpito.
Ad esempio l'articolo 4 dice che il LAVORO E' UN DIRITTO... NON SOLO UN DOVERE MA ANCHE UN DIRITTO.
Sono rimasta a bocca aperta... Non ho mai pensato al lavoro come ad un diritto, ma come un piacevole dovere. Infatti faccio parte di quella piccola percentuale di persone che fa un lavoro che la diverte e l'appassiona. Mai e poi mai ho pensato al lavoro come un diritto e difficilmente potrei trasmettere questo concetto a mia figlia perchè stento a vederlo io in questo modo!

Al di là di queste riflessioni.. è bello affrontare il tema delle regole in questo modo è può essere uno spunto per tanti genitori. Rende le regole più vive e maggiormente condivisibili perchè partendo dalla Costituzione Italiana si parte da qualcosa che è al di sopra dei genitori stessi.

Sul tema dell'educare serenamente che porto sempre avanti anche nei miei seminari quindi suggerisco questa lettura : EDUCARE ALLA LEGALITA' scritto da Gherardo Colombo e Anna Sarfatti.

Unico neo... se insegnamo la Costituzione e il rispetto delle regole ai nostri bambini dovremo essere i primi a dare l'esempio sempre e comunque!!!

Buona fortuna, siate sereni e seguite il vostro istinto! Alla fine l'educazione è una questione di equilibri e buon senso!

Ely

martedì 24 gennaio 2012

UNA DOMENICA ALLA FELTRINELLI CON NERI MARCORE'

Buongiorno a tutti..
Non credo sia una novità apprendere che io adoro letteralmente i libri; infatti colgo spesso l'occasione per citare brani tratti dai molti testi che ho la fortuna di poter leggere.
Dato che mi piacerebbe molto che anche mia figlia si appassionasse alla lettura ho deciso di trascorrere una domenica mattina "inusuale" almeno per me, andando alla libreria Feltrinelli di Piazza Piemonte a Milano per ascoltare Neri Marcorè che ha letto una fiaba scritta e illustrata da una sua amica.
E' stata davvero una bella esperienza che mi ha positivamente stupito.
C'erano molte persone, il clima era davvero "domenicale" e l'evento ha divertito e toccato molto sia i grandi che i bambini.

Racconto questo perchè credo potrebbe essere un bello spunto per tante famiglie. Un evento in libreria o biblioteca (ne vengono organizzati molti più di quanto si pensi) permettono di stare insieme facendo qualcosa di intellettualmente utile e danno poi la possibilità di trascorrere parte del tempo restante commentando l'esperienza condivisa e le riflessioni legate ad essa.

Oltre alla fiaba letta, molto divertente e allo stesso tempo attuale, è stato decisamente bello ascolatre Neri Marcorè leggere il suo commento scritto in fondo al libro, che desidero riportare perchè tutti possiate leggerlo:

"Cos'è la felicità? Una torta, un regalo inaspettato, un sorriso? Ognuno dà risposte diverse a questa domanda. C'è chi dice che non esiste e se esiste dura poco, chi la pensa legata indissolubilmente ad un'altra persona. a un'attività, a un luogo che si ama. L'amore da e per chi ci è vicino è sicuramente la benzina della felicità, ma pensare che dipenda dal posto dove stiamo, come suggerisce LA CASA STANCA, serve solo a renderne più tortuosa la ricerca. Dipende da noi, da quanto bene ci vogliamo, che non significa egoismo, ma rispetto per se stessi, non buttarsi via, pretendere il massimo da noi stessi prima di richiederlo agli altri. E la nostra capacità di amare è enorme e contagiosa. Quante volte basta un sorriso a rendere più armonica e distesa l'atmosfera in famiglia,a scuola, tra amici? Guardarsi negli occhi e poi, insieme, guardare nella stessa direzione aiuta a farci sentire meno stanchi e tristi. E a quel punto che la felicità, esista o meno, diventa dettaglio trascurabile."

Discuto spesso con famiglie che lamentano di "non avere tempo da dedicarsi"... Quando poi approfondisco un pochino scopro che la sera si sta davanti al televisore e la domenica o il sabato ognuno va per conto suo.
Il consiglio per non svegliarsi un mattino con sotto lo stesso tetto molti estranei è di cogliere ogni opportunità possibile di condivisione e riflessione comune. Eventi come questo aiutano e quindi ho pensato di condividerne parte con tutti voi!

Ultima postille autobiografica... Acquistato il libro io e mia figlia siamo andate a farcelo autografare. Irene Guerrieri, autrice, ha fatto una firma con dedica molto "artistica" mentre Neri Marcorè, dolcissimo, ha scritto "A Elisa, BUONA VITA".
Ho trovato delizioso questo augurio soprattutto perchè rivolto da un attore certo, ma anche da un papà, ad una bambina di 6 anni, LA MIA BIMBA!

Buona settimana e buona fortuna a tutti voi.
Ely

martedì 10 gennaio 2012

IL CARISMA E LA LEADERSHIP

Buongiorno a tutti e buon 2012!!!
In questi giorni sto pensando a nuove idee e progetti da realizzare ed è decisamente il momento più eccitante dell'anno!
Una cosa sulla quale mi sono soffermata a riflettere è.. cosa permette ad un progetto di decollare o meno... Quali sono i fattori determinanti?
In fondo alla fine quello che fa la differenza sono sempre le PERSONE. CHI porta avanti il progetto, come lo presenta, come si pone, come ne parla ecc.

Chiaramente l'idea deve essere buona, molte idee ottime però spesso naufragano ancora prima di lasciare il porto. Perchè? Perchè anche la "forma" ha la sua importanza.
Capite quindi che per poter davvero rendere reali le proprie idee è necessario avere CARISMA. Quel mix di cose che fanno si che la gente ascolti con interesse ciò che avete da dire e desideri poi contribuire al vostro successo aiutandovi con informazioni, suggerimenti, finanziamenti e molto altro ancora.

Secondo me (ma non solo!) alcuni ingredienti fondamentali di questo mix sono:
L'ENTUSIASMO
LA PASSIONE
LA PERSEVERANZA
L'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA'
LA BUONA COMUNICAZIONE
LA GIOIA
LA SINCERITA' E LA TRASPARENZA
LA MOTIVAZIONE

Queste sono tutte caratteristiche che messe insieme fanno di noi espolive macchine da combattimento per portare avanti progetti di ogni tipo.
E' bello incontrare persone che con gioia e passione vi parlano dei loro progetti, delle loro intenzioni per il futuro, di ciò che desiderano realizzare; questo contagia chi ci sta vicino e fa si che molte persone desiderino contribuire al nostro successo che dovrà essere costruito chiaramente su BASI SOLIDE.

Se il nostro progetto è "vedere fumo" andremo poco lontano.

Secondo...anzi primo step! Oggi non sono andata in ordine logico... ma si sa a volte i pensieri si incorciano...
COME FARSI VENIRE IDEE BRILLANTI?

Con l'altra caratteristica fondamentale del carisma e della leadership creativa....
LA CURIOSITA' E LA FAME DI SAPERE

Ficcare il naso qua e là, ascoltare gli altri, curiosare in rete, leggere, guardarsi intorno con spirito critico permettono di creare un numero infinto di idee sulle quali poi lavorare.
Provate a pensare di camminare per la strada e guardandovi intorno di pensare.. "quale servizio o prodotto potrebbe rendere diversa, migliore e magari più efficiente questa o quella cosa?"
In fondo il nostro cervello è una risorsa utilizzata pochissimo... farsi domande produttive è dimostrato che aiuti a risvegliare qualche neurone in più :)

Allora.... IN BOCCA AL LUPO PER UN 2012 PIENO DI NUOVE IDEE "ANTI CRISI"

A presto.
Ely